domenica 27 marzo 2011

Due aghi nel pagliaio

Alcune considerazioni in merito al delitto di Yara

La causa della morte.
E' stato detto che Yara sarebbe morta dopo lunga agonia per assideramento. Lo si deduce dal fatto che nessuna ferita appare mortale, né quelle da arma  da taglio, né quelle da colpo contundente.
Sinceramente ho seri dubbi che la causa di morte sia assideramento dopo lunga agonia. Se riflettiamo sulla posizione finale del cadavere ci troviamo di fronte a una posa che non è affatto naturale.

Le braccia allungate all'indietro e le gambe distese non sono segni di chi ha sofferto il freddo. Semmai avremmo dovuto ritrovarla rannicchiata su se stessa. A meno che non si voleva dire che Yara una volta depositata a terra, dopo essere stata trasportata nel campo, era incosciente e non si è più ripresa. In questo senso sì che sarebbe potuta morire assiderata. Eppure, mi pare strano che i suoi assassini, così meticolosi nel far ritrovare addosso a lei i suoi effetti personali non si fossero resi conto che la ragazzina era ancora viva. La causa della morte di Yara rimane un mistero oppure è deceduta per una ferita che in realtà era mortale o per dissanguamento. Forse in conferenza stampa non è stata detta tutta la verità.

Il DNA
Il doppio profilo genetico ritrovato sul suo corpo pare abbia fatto rizzare le orecchie agli investigatori. Cercano caparbiamente un uomo e una donna. Riflettiamo su questa scoperta. Sono sicuri che si tratti del dna dei suoi assalitori? Certo è che questo dna non è di nessuna persona vicino a Yara. Su che tipo di materiale biologico è stato estratto? Su quale parte del corpo? Gli inquirenti hanno sperato che gli assassini depositassero spontaneamente la loro saliva. Difatti il prelievo della saliva è avvenuto solo su base volontaria. Ma perché gli assassini avrebbero dovuto lasciare la loro saliva? Un perché ci potrebbe essere ma non lo rivelo.
Ho anche riflettuto sul fatto che il giubbino non presentava lacerazioni da coltello. Se i colpi sono stati inferti in regione lombare potrebbe essere che la maglietta e il giubbino si siano sollevati di quel tanto da sfuggire all'azione penetrante del coltello. Altrimenti, dobbiamo presupporre una qualche fase che non abbiamo considerato.

Il movente
L'autopsia non ha riscontrato tracce di violenza sessuale. Presumibilmente non c'è stata. Questo esclude il rapimento a scopo di libidine? Il fatto stesso che gli assassini erano un uomo e una donna, porterebbe a escludere tale elemento? Non necessariamente. Il problema è sapere da quale materiale biologico è stato estratto il dna maschile e da quale quello femminile.

Come mai siamo a un empasse? Quale tassello manca? Credo che gli investigatori siano convinti, anzi certi, che esiste una scena del crimine intermedia fra quella dove è avvenuto il rapimento e quella dove è stato rinvenuto il cadavere. E' la scena dove è stata pugnalata e colpita con un oggetto.  Potrebbe trattarsi della stessa via Bedeschi. Il cantiere è stato escluso poiché nulla è stato ritrovato nella sua area. Io non l'avrei escluso, avrei dato una possibilità ai cani molecolari. La scena del crimine potrebbe essere l'auto parcheggiata nel cantiere. Ma se tutto è avvenuto nell'auto perché cercare nel cantiere? Non è questo il punto. Il punto è capire perché Yara non è stata lasciata nel cantiere. A mio avviso dovrebbero essere sottoposti all'esame del dna tutti quelli che lavoravano nel cantiere fino al 26 novembre, sia uomini che donne.

Gli oggetti
Far ritrovare gli oggetti di Yara addosso a lei dimostra una certa sofisticazione da parte degli assassini. Si tratta di un mazzo di chiavi, un paio di guanti, un ipod, la sim e la batteria del cellulare. Manca il telefonino. Ora, presumo che sia l'ipod che le chiavi fossero già in qualche tasca. Quindi è stata Yara a riporli. Di certo, la sim e la batteria sono stati invece riposti dagli assassini. Rimane da capire chi ha riposto i guanti, perché proprio su un guanto sarebbe stato ritrovato il dna dei suoi aggressori.
Anche se aver smontato il telefonino pare un gesto inutile, se il fine era quello di non venire rintracciati, rimane comunque un'azione sofisticata. Cioè espressa da persone che sanno cosa sia un segnale. Però non hanno una grande cultura tecnologica, altrimenti avrebbero potuto lasciare tranquillamente anche il telefonino. Invece lo hanno portato via. Come mai? Forse perché in realtà sono stati costretti. Sul telefonino avevano lasciato evidenti tracce.

Soluzione del caso
Avere il dna è un vantaggio enorme. Prima o poi questo caso verrà risolto. Il fatto stesso che siano stati in due potrebbe agevolare la soluzione, se uno dei due cede o si scopre o si confida con qualcuno. In ogni caso meglio cercare due aghi in un pagliaio che uno.

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