venerdì 22 ottobre 2010

Confessione Michele Misseri

Questa confessione è stata pubblicata l'11 ottobre. Qui Michele Misseri ammette l'omicidio attribuendo solo a se stesso la responsabilità e facendo chiaramente intendere che il movente è stato di tipo sessuale. Rimane, in questa ricostruzione, il dubbio del perché Sarah sarebbe scesa nel garage per salutare lo zio allorché questi aveva già provato a molestarla. Le cose, a riguardo, devono essere andate diversamente. A non credere alle parole del Misseri è la medesima figlia Sabrina, quella stessa che poi verrà indagata per concorso in omicidio. Dovrebbe essere stata proprio lei ad attirare S. nella cantina. Se così fosse non si capisce perché Sabrina avrebbe dovuto porre in dubbio le parole del padre assassino che lasciavano lei fuori dalla questione.



PM: Ma lei quando ha visto Sarah? Mentre stava scendendo o quando ha detto zio?

MISSERI: No, quando ha detto zio

PM: Ah, ho capito. Quando ha detto zio lei ha alzato la testa e ha visto Sarah

MISSERI: e ho visto Sarah, poi non lo quello che mi è successo, Sarah si è girata di spalla

PM: perché si è girata di spalle?

MISSERI. Non lo so

PM: doveva risalire, doveva prendere qualcosa?

MISSERI: forse stavo guardando, si è girato, e io ho preso un pezzo di corda e l’ho attorcigliata al collo

PM:

MISSERI: e dopo cinque minuti

PM: ha stretto forte? Ha stretto forte?

MISSERI: sì

PM: dopodichè quando si è reso conto che era esanime a terra, cosa ha fatto?

MISSERI: ho preso la macchina, ho aperto il portone...

PM: no, poi arriviamo alla macchina. Lei questa corda l’ha lasciata attaccata al collo e gliel’ha tolta?

MISSERI: no, l’ho tolta

PM: e dove l’ha messa?

MISSERI: e poi l’ho fatta sparire

(...)

PM: prima di depositare Sarah in quel pozzo dove ci ha portato e ci ha fatto vedere e ritrovare il cadavere, cosa ha fatto?

MISSERI: l’ho portato sotto l’albero di fico di mio padre

PM: che quanto è distante dal posto dove ha abbandonato poi Sarah?

MISSERI: trecento metri

PM: con la macchina è andato proprio sotto l’albero di fico?

MISSERI: non si vedeva

PM: ho capito, quindi la macchina era nascosta dall’albero di fico? Cosa ha fatto, ha spento il motore della macchina?

MISSERI: sì

PM: ed è sceso

MISSERI: sì

PM: ha aperto il cofano di dietro? Cosa ha fatto?

MISSERI: ho sceso Sarah a terra e l’ho spogliata

PM: l’ha scesa, l’ha presa in braccio così

MISSERI: sì, in braccio, sì sì

PM: e l’ha portata immediatamente dietro il parafango posteriore?

MISSERI: a terra

PM: o l’ha messa di lato alla macchina

MISSERI: a terra, a terra

PM: e che cosa ha fatto?

MISSERI: e l’ho violentata

PM: quando lei è arrivato a decidere di buttarla nel pozzo

MISSERI: si

PM:...ha rivestito Sarah, quindi si è..

MISSERI: l’ho rivestita prima sì

PM: l’ha rivestita prima di ripartire dal luogo della violenza

MISSERI: sì

PM: perchè ha deciso poi di spogliarla di nuovo e di buttarla nel pozzo e non l’ha buttata con tutti i vestiti

MISSERI: per bruciare tutte le robe, i vestiti, le cose

PM: e perchè? Che cosa cambia se ha i vestiti o non ce li ha?

MISSERI: ah, in quel momento mi è venuto così

(...)

PM: per indicare il luogo dove Sarah è stata buttata cosa ha fatto?

MISSERI: prima ho messo un po’ di paglia sopra, penso che l’avete vista

PM:

MISSERI: poi ho messo un ceppo della vigna, poi ho messo una pietra che stava alle spalle

PM: ma un tufo o una pietra, che cos’era?

MISSERI: tufo era tufo

PM: tufo che si trovava lì

MISSERI: l’ho preso dalla strada

PM: Quando lei ha lasciato lì Sarah ha messo il ceppo, l’ha cosa.. cosa ha fatto?

MISSERI: ho fatto qualche Ave Maria, il segno della croce

PM: e se n’è andato?

MISSERI: e me ne sono andato.

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